Matteo Galbiati (Monza, 1974, dove vive e lavora) è critico e curatore d’arte, collabora con gallerie e spazi pubblici e privati per la realizzazione di mostre, conferenze ed eventi culturali. È docente dei corsi di Storia dell’Arte Contemporanea per la Civica Scuola d’Arte “Federico Faruffini” di Sesto San Giovanni (MB) e per il CPIA ex CTP di Monza. È docente dei corsi di Didattica dei Linguaggi Artistici e di Fenomenologia dell’Immagine presso l’Accademia di Belle Arti SantaGiulia (Brescia) e per l’ITS Machina Lonati (Brescia) è docente del corso di Linguaggi e Metodi delle Arti Visive.
Membro dell’Associazione Arteam, con questa collabora alla diffusione e al sostegno della giovane arte italiana. Scrive per la rivista Espoarte dal 2005, stabilendo fin da subito con la Redazione una proficua intesa lavorativa che, nel 2013, culmina con l’assegnazione della direzione Web e Digital della stessa testata.
Maria Vittoria Pinotti (San Benedetto del Tronto, 1986) è storica dell’arte, autrice e critica indipendente. Dal 2016 riveste il ruolo di Gallery Manager in uno spazio d’arte contemporanea nel centro storico di Roma. Ha lavorato con uffici ministeriali, quali il Segretariato Generale del Ministero della Cultura e l’Archivio Centrale dello Stato. Attualmente collabora con riviste del settore culturale concentrandosi su approfondimenti tematici dedicati all’arte moderna e contemporanea.
Davide Sarchioni (Orvieto, 1979) è un curatore d’arte contemporanea, consulente e storico dell’arte. Dal 2005 svolge attività indipendente di curatore di mostre e consulente per enti pubblici, fondazioni, musei, gallerie d’arte in Italia e all’estero, collaborando con svariati artisti italiani e internazionali (established, mid-career ed emerging). È specializzato nell’ideazione e direzione artistica di progetti d’arte basati sulla sinergia tra artisti, istituzioni e imprese per innescare modelli virtuosi di scambio culturale e sostenibilità. Dal 2010 al 2015 è stato curatore dei progetti speciali del Museum am Dom (MAD) di Würzburg – DE curando mostre e progetti di arte pubblica di importanti artisti italiani e tedeschi. Dal 2010 è curatore d’arte dell’Associazione Il Frantoio di Capalbio (GR). Nel 2015 è co-fondatore del progetto TerraMedia. Nel 2021 ha fondato il progetto “Chiantissimo. Contenitore di Arte Contemporanea”, progetto di arte pubblica nel Chianti Fiorentino. Attualmente è curatore dei progetti d’arte della Fondazione Luca e Katia Tomassini di Orvieto; è curatore dei progetti d’arte dello studio BBS-pro di Prato con l’Associazione Accaventiquattro e, dal 2022, è direttore artistico del progetto “Var Digital Art” per l’azienda VarGroup. Ha tenuto conferenze in diverse istituzioni italiane e internazionali. Ha pubblicato saggi, cataloghi e monografie con diverse case editrici tra le quali SKIRA, Gangemi, Gli Ori, Bandecchi & Vivaldi, Broecking Art Edition.
Livia Savorelli (Asti, 1975) vive e lavora ad Albissola Marina (SV). Riveste il ruolo di Direttore Editoriale di Espoarte dal 2004. È tra i soci fondatori dell’Associazione Culturale Arteam e fa parte del Consiglio Direttivo, ricoprendone la carica di Presidente fino all’agosto 2017. Dal 2015 sviluppa, in seno all’associazione stessa, un premio d’arte contemporanea – Arteam Cup – volto a promuovere l’arte italiana, con particolare attenzione alle nuove generazioni, e a tessere importanti sinergie tra i vari operatori del sistema e il mondo dell’impresa.
Mentre gli Studi in Scienze Politiche contribuiscono a delineare il suo approccio multidisciplinare, caratterizzato da un forte interesse volto alle dinamiche politiche, economiche e sociali, l’arte – che entra prepotentemente nella sua vita – le attribuisce un’inedita componente poetica e visionaria.
Antonello Tolve (Melfi, 1977) è ordinario di Pedagogia e Didattica dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Ph.D in Metodi e metodologie della ricerca archeologica e storico artistica (Università di Salerno) è nel comitato scientifico della Fondazione Leonardo Sinisgalli, della Fondazione Menna e di Umática (Universidad de Málaga). Dal 2018 è direttore della Fondazione Filiberto e Bianca Menna e dal 2020 è membro dell’Archivio Lamberto Pignotti. Tra i suoi libri Gillo Dorfles (La Città del Sole, 2011), ABOrigine. L’arte della critica d’arte (Postmedia, 2012), Exhibition of the Exhibition (Arshake, 2013), Ubiquità. Are e critica d’arte nell’epoca del policentrismo planetario (Quodlibet, 2013), La linea socratica dell’arte contemporanea (Quodlibet, 2016), Istruzione e catastrofe. Pedagogia e didattica dell’arte al tempo dell’analfabetismo strumentale (KappaBit, 2019), Me, myself and I. Arte e vetrinizzazione sociale ovvero il mondo magico del selfie (Castelvecchi, 2019), Atmosfera. Atteggiamenti climatici nell’arte d’oggi (Mimesis, 2019), Lamberto Pignotti. Cronaca di tutti i fiori esclusi dal perimetro di un fiore (KappaBit, 2020), I selfìe therefore I am. Čarobni svijet selfija između umjetnosti i socijalne vitrifikacije (atelier22, Cetinje 2021), Antonio Passa. L’arte come riflessione sull’arte (KappaBit, 2022).
Maria Chiara Wang (Bologna, 1981) è laureata in Lettere Moderne con una tesi in cartografia medievale e da anni si dedica all’arte contemporanea come critica e curatrice. Scrive regolarmente per le riviste Espoarte, Exibart e SMALL ZINE – redigendo interviste, recensioni e approfondimenti – e collabora con spazi espositivi indipendenti, gallerie e istituzioni, in Italia e all’estero. Tra i progetti più importanti: i testi realizzati per la personale En la Herida di Teresa Margolles al Kunsthalle Krems (2019), per diversi artisti della Galleria Rizomi (PR) tra i quali Tommaso Buldini, François Burland, Laurina Paperina, Simone Pellegrini, Sylvie Selig (2019, 2020 e 2021), per le opere The Flag Relocation di Francesco Di Giovanni esposta alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (2019), Incisione su Silenzio di Pier Alfeo esibita al ‘Green iDeal’ – progetto curato da Paratissima in collaborazione con il Politecnico di Torino per la Biennale Tecnologia (2020), Falsos Positivos di Massiel Leza finalista del Premio Francesco Fabbri (2021) e il testo per l’opera di Michelangelo Galliani incluso nel catalogo del Padiglione della Repubblica di San Marino per la 59° Biennale di Venezia (2022). Ha, inoltre, preso parte a talk e a tavole rotonde promosse da festival e fiere d’arte sia come ospite che come moderatrice.